Marco Colla
Medico Chirurgo – Omeopata BIELLA
studio@marcocolla.it
Docente Scuola di Medicina Omeopatica Similia Similibus di Torino

Monica Delucchi
Medico Chirurgo, Internista – Omeopata GENOVA/BRESCIA
monica.delucchi.csr@gmail.com
Docente Scuola di Omeopatia Centro Studi La Ruota di Milano

Storie di omeopatia quotidiana
Guarigioni in breve raccontate dagli omeopati italiani (e non)
Storie di omeopatia quotidiana
Questa rubrica è stata creata per favorire la pubblicazione dei tanti casi clinici che gli omeopati affrontano durante il loro quotidiano lavoro. Per l’Omeopata nessun caso è facile, nessun caso è impossibile. Ogni caso ha una soluzione che è degna di essere conosciuta perché non esistono due casi uguali. Scrivere i nostri casi clinici è utile per perfezionare la nostra pratica. Leggere i casi altrui è una via veloce per apprendere: prima o poi avremo di fronte una caso simile e ci ricorderemo della soluzione proposta dal collega. Fate conoscere i vostri successi quotidiani!
Norme per gli Autori
1) Descrizione sintetica del paziente e della sintomatologia.
2) Metodo usato per elaborare i dati e trovare il rimedio più adatto, specificando:
i) I sintomi scelti per la prescrizione.
ii) Il repertorio e le rubriche scelte.
iii) Le eventuali diagnosi differenziali.
iv) Le motivazioni della scelta finale.
3) Risultati e breve discussione.
I casi possono essere sia acuti che cronici.
Il solito malanno stagionale di Bruno
Livia Mondina
Medico Chirurgo, Omeopata, specialista in Ostetricia e Ginecologia – Milano
livia.mondina@gmail.com
Bruno è un bel bambino biondo, vivace, con occhi chiari, la mamma lo descrive poco propenso alla socialità, solitario. È nato nell’ottobre 2020 da taglio cesareo per sofferenza fetale.
A 3 mesi ha presentato episodi di apnea notturna e vomito a getto, a cui è seguito ricovero con diagnosi di reflusso gastroesofageo, trattato per circa 1 anno con lansoprazolo e antiacido a cicli.
È stato allattato al seno per 3 anni e ora, al momento della visita, ha 4 anni e frequenta dal novembre 2023 la scuola materna: da allora ha presentato episodi frequenti, circa ogni 3 settimane, di congestione nasale e febbre che si sono ripetuti fino al giugno 2024; sono ricomparsi di nuovo all’inizio del secondo anno di scuola materna, più o meno con la stessa frequenza, ma con ripresa più rapida, sempre curato con ibuprofene se la temperatura superava i 38.5 C°.
La mamma di Bruno, farmacista, mi consulta il 19 novembre 2024, alla sera, per un nuovo episodio di febbre alta del suo bambino, decisa questa volta a provare una cura omeopatica. La febbre era iniziata improvvisa due giorni prima, subito oltre i 38.8 C°, superando rapidamente i 39C°; dopo qualche giorno si manifestano congestione nasale senza secrezione e tosse secca. Beve a sorsi, non suda, la lingua è tersa, trema mentre sale la febbre e ha sonnolenza durante il giorno; da qualche giorno presenta anche stipsi.
Prendo in considerazione i seguenti sintomi e rubriche repertoriali usando il Repertorio TBR2 di Boenninghausen, tradotto da George Dimitriadis:

Pensando alle caratteristiche dell’evento febbrile e rileggendo la Materia Medica decido di prescrivere Belladonna 30CH in acqua 1 cucchiaino da thè ogni 3-4 ore: la prima somministrazione è stata la sera stessa della prima consultazione. Ho chiesto alla mamma di aggiornarmi ogni 24 ore della situazione del bambino.
• 20/11: febbre oscillante da 37.5 a 39, lieve tosse e naso congesto, persiste stipsi.
• 21/11: situazione analoga al giorno prima, di notte ha sudato, la febbre tende a essere più bassa al mattino e a risalire nel pomeriggio e sera, persiste stipsi.
• 22/11: febbre oscillante tra i 37 e i 38.5, finalmente il bambino si è scaricato e l’alvo è libero, la tosse però è più insistente e si presenta sia di notte che di giorno.
• 23/11: alle ore 9 la temperatura è 36.6; durante la notte appena trascorsa ha avuto febbre molto alta, oltre i 39 C° e all’una il papà si è spaventato e gli ha somministrato ibuprofene, pur continuando anche la somministrazione di Belladonna. La mamma mi dice che lo vede infastidito e capriccioso e che la tosse è soprattutto di notte quando sta disteso.
Aggiungo la rubrica:
• 2019 – Modalities – From Situation & Circumstance – Lying down, after first (after assuming recumbent posture).

• 24/11: alle 10 del mattino, la mamma mi segnala, di nuovo, che la notte appena trascorsa è stata difficile per forti attacchi di tosse che lo disturbano e lo svegliano; persiste ancora febbre moderata.
Consultando la Materia Medica pura di Pulsatilla trovo i due seguenti sintomi:
• 614 Nocturnal cough which causes sleeplessness and exhaustion
• 616 After lying down in the evening continual cough.
Decido quindi di prescrivere Pulsatilla pratensis 30 CH in acqua, un cucchiaino da thè ogni 3-4 ore iniziando dal mattino.
Durante il giorno permangono stipsi e febbre moderata, Bruno è un po’ mogio, stanco di giocare: consiglio di metterlo presto a dormire e di darmi notizie il giorno dopo.
• 25/11: finalmente una notte migliore delle altre con meno attacchi di tosse e quindi anche meno risvegli, temperatura 36.5C°. Il bambino sta meglio, si è scaricato l’intestino, è più vivace; la tosse è ancora presente, ma con attacchi più rari: consiglio alla mamma di somministrare Pulsatilla 3 volte al giorno per altri due giorni e solo una volta il terzo giorno.
• dal 26/11 al 30/11 la mamma mi ha mandato regolarmente un messaggio al giorno dicendomi che Bruno si stava riprendendo completamente e la tosse stava scomparendo.
Fino ad oggi, 13 maggio 2025, il bambino non si è più ammalato, pur frequentando regolarmente la scuola materna. Il rimedio usato in acuto si è poi rivelato essere il rimedio che copriva tutti i sintomi della storia biopatografica del paziente, che sta continuando il trattamento con Pulsatilla in dosi uniche secondo la scala del Kent, confermando come spesso una malattia acuta riveli il rimedio del paziente.
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