Renata Calieri
Farmacista
FIAMO e CoFIAO
omeopatiassoluta@gmail.com

Il Dr. Marcel (1935-2025) e la famiglia Lo Cicero
Due generazioni (almeno) per l’Omeopatia
La storia della famiglia Lo Cicero, italiani con la vocazione del commercio e dell’imprenditoria, comincia da lontano ai primi anni ’50. Agli inizi degli anni ’60, il figlio più giovane, Marcel (Salvatore per l’anagrafe italiana), da subito si distingue per intelligenza e intraprendenza.
La storia della famiglia Lo Cicero, italiani con la vocazione del commercio e dell’imprenditoria, comincia da lontano ai primi anni ’50. Hanno inizialmente una piccola ma redditizia attività a Casablanca (Marocco) e la bottega di vini pregiati è un punto di riferimento per gli europei della zona. Infatti, sono tanti gli europei, fra cui gli italiani, che in quegli anni aprono attività nel Nord Africa.
Agli inizi degli anni ’60, il figlio più giovane, Marcel (Salvatore per l’anagrafe italiana), da subito si distingue per intelligenza e intraprendenza e dopo aver concluso gli studi liceali (ovviamente in lingua francese) e dopo una breve pausa nel Nord Europa (ma questa è un’altra storia, che si potrebbe raccontare un’altra volta), viene spedito nei patri lidi per conseguire la laurea in Farmacia. La sede universitaria è Pavia ma il cuore è a Firenze, perché lì vive e studia Virginie (Virginia per l’anagrafe italiana), il suo grande amore che diventerà sua moglie. Anche lei studia da farmacista ma, a quei tempi, era bene stare distanti per non distrarsi…
Gli studi si concludono, Marcel e Virginie si sposano e ritornano in Marocco alla fine di quegli stessi anni. Si stabiliscono a Marrakech e Marcel inizia lì la sua attività. Marcel apre quindi una farmacia vicino a Marrakech. Il Marocco, sebbene uno dei paesi del nord Africa più evoluti ed emancipati (forse, e si ribadisce il forse, anche per la struttura di governo a cui capo vi era un monarca illuminato per il tempo), è comunque un paese del terzo mondo, dove la scarsità è la cosa di cui c’è più abbondanza. Anche i farmaci sono scarsi e difficili da reperire.
Il farmacista, il medico e l’Imam (la maggior parte della popolazione è musulmana) sono i personaggi più carismatici di ogni piccola città in Nord Africa. Marcel sente la responsabilità di trovare quello di cui le persone hanno bisogno. Conosce un medico tedesco che pratica l’Omeopatia (Walter Muller?). La loro frequentazione lo introduce all’Omeopatia che da subito affascina Marcel.
Il Dr. Paolo Campanella ci fa dono di un ricordo di quel periodo: “Ricordo un gustoso aneddoto che Marcel mi regalò con la sua arrotata cadenza d’oltralpe durante un seminario, circa trent’anni fa.
Riguardava la sua conversione all’Omeopatia mentre si trovava in Marocco.
Il veterinario del villaggio aveva diagnosticato una grave insufficienza renale alla sua amatissima cavalla, Invitandolo a rassegnarsi, perché non c’era più nulla da fare.
Marcel si era perciò rivolto a un medico omeopatico di cui aveva sentito parlare, un ex nazista che si era rifugiato da quelle parti dopo la guerra.
Il professionista visitò con cura l’animale, fece raccogliere tutte le coperte del villaggio, e dopo averlo avvolto e disteso al sole aspettò che avesse sudato in abbondanza.
A quel punto le coltri erano tinte di un bel blu: “il sintomo confermatorio che cercavo”, disse l’ineffabile tedesco, che prescrisse immediatamente la millesima potenza di Iodum.
Dopo meno di un’ora la cavalla si alzò tremante ed emise una enorme quantità di urina, il primo segnale di una reazione che l’avrebbe portata a rapida guarigione.
Possiamo ben capire perché questo racconto mi sia rimasto tanto inciso nella memoria, facendo il paio con la più famosa conversione di Kent alle prese con l’insonnia della moglie.
L’Omeopatia è così: o ti entra subito nel sangue oppure ti rimbalza senza neanche scalfirti la pelle.
Una questione di risonanza.”.
Questa antica ma moderna pratica medica, insieme allo studio delle erbe e dei rimedi naturali, permettono a Marcel di rispondere alla domanda di tutti e piano piano diventa un personaggio carismatico e stimato della piccola cittadina.
La farmacia prospera, Marcel si introduce sempre più all’Omeopatia. Studia e si prepara, si forma. Prova e crea. La curiosità è Marcel fatta persona. E la sua curiosità lo porta a viaggiare, a conoscere, a creare rapporti e, come farà in tutta la sua vita, a circondarsi di grandi amici, di grandi maestri (come Pierre Schimdt), ma anche di tanti nemici…. Siamo all’inizio degli anni ’70.
Intanto sono arrivati anche due nuovi Lo Cicero: Fabrizio e Beatrice (Maria Josè per l’anagrafe)…
Sempre in quegli anni, tornano in Italia… La scelta ricade su Firenze dove Virginie aveva studiato prima di tornare in Marocco, e in particolare su una farmacia nel pieno centro di Firenze, in via dei Banchi, a pochi metri da Piazza Santa Maria Novella, da Piazza Duomo e dalla stazione ferroviaria.
Subito dall’inizio, l’idea di Marcel e di Virginie è quella di non fare una farmacia basata sulle ricette del Sistema Sanitario Nazionale (allora appena battezzato), ma di affrancarsi e di riproporre quello che avevano sperimentato in Marocco: l’Omeopatia e le cure naturali.
La farmacia prende fin dapprincipio la fisionomia di un luogo di studio e di incontri; Marcel prosegue con i suoi studi e la sua formazione in Omeopatia e sugli integratori; la farmacia si struttura con i propri laboratori e inizia a produrre medicinali omeopatici e integratori alimentari, sia i classici rimedi che nuove formulazioni, specie di integratori alimentari.
Comincia una collaborazione molto stretta col Dr. Luigi Modiano, col quale perfeziona l’arte di preparare i rimedi omeopatici. La formazione e la capacità del dottor Lo Cicero di preparare medicinali omeopatici di alta qualità e di ampia varietà crea intorno a lui un gruppo di medici che faranno la storia dell’Omeopatia a Firenze quali, Romani, Segantini, Barilli, Buccheri, Amabile, Pacini, solo per citarne alcuni.
Questi infatti erano certi di indirizzare i loro pazienti verso il reperimento di medicinali efficaci ed erano altresì certi di trovare presso la Farmacia Sodini tutto quello di cui avevano bisogno i pazienti.
La Farmacia Sodini diviene un punto di riferimento per l’Omeopatia in Italia.
Ma nel corso degli anni si creano le prime attenzioni non volute da parte dei concorrenti.
Alcuni arrivano a denunciare i Lo Cicero come stregoni, come ciarlatani (sembra un film già visto anche di recente!). La caparbietà di Marcel però non lo fa demordere, anzi reagisce e impegna ancora più risorse nella sua missione.
Nel frattempo, tra gli anni ’80 e ’90, Marcel continua i suoi viaggi di formazione. Lo si può trovare spesso a Milano, Bologna, Napoli e Verona dove frequenta omeopati illustri e scuole di Omeopatia.
Viaggia anche all’estero per formarsi: Nizza, Parigi, Monaco, Londra, Cuba sono alcune delle mete dove si reca per imparare, conoscere e sperimentare. A Cuba, insieme a Elio Rossi e Segantini, esercita come farmacista preparatore di medicinali omeopatici.
Questi viaggi gli permettono anche di ampliare la disponibilità di rimedi presenti in farmacia.
Nei suoi viaggi conosce i più famosi omeopati del momento quali Schmidt, Masi Elizalde, Ortega, Imberecht all’epoca di Homeopathia Europea, Sananes, Vithoulkas, con i quali inizia un dialogo e un rapporto che durerà per tutta la vita.
Quando Masi Elizalde visita la sua farmacia per vedere il laboratorio produttivo, Marcel lo chiama Maestro e la piccola Beatrice, che allora avrà avuto 10 anni, non capisce il perché di tanto rispetto.
Il più prezioso di questi rapporti è stato sicuramente con Pierre Schmidt, il medico preparatore svizzero che Marcel aveva conosciuto quando era ancora in Marocco e che gli insegnerà tutti i «trucchi» per rendere formidabili le preparazioni omeopatiche. Alla fine della sua vita Schmidt lascerà, in eredità a Marcel, parte della sua «diluiteca», come segno della sua stima e come un ideale passaggio di consegne.
Alla fine degli anni ’90 e primi 2000, ormai la Farmacia Sodini è uno dei punti di riferimento in Europa per chi vuole prodotti omeopatici di qualità. Il laboratorio della farmacia è più fornito di qualsiasi altra farmacia in Italia e forse d’Europa. I medici inviano i loro pazienti da tutte le città. La produzione di omeopatici e integratori in farmacia è come quella di una media azienda del settore. Anche la figlia Beatrice è in farmacia (diciamo che ora ci lavora, perché in realtà alla Farmacia Sodini c’è stata tutta la vita). Si occupa della produzione e anche lei inizia a studiare e formarsi come ha fatto il padre (buon
sangue non mente). Sono gli anni d’oro dell’Omeopatia. I medici, giovani e vecchi, sono attratti da questa modalità di cura; nascono scuole e nuove aziende. L’esperienza di Marcel non passa inosservata e sono in molti a chiedergli pareri per creare nuove aziende omeopatiche.
Ecco un ricordo del Dr. Roberto Petrucci: “Marcel è stato una delle prime persone che ho conosciuto quando ho cominciato a studiare l’Omeopatia, circa 40 anni fa. L’ho poi visto poche volte ma ho sempre avuto un bellissimo ricordo di quell’incontro.”. A questo punto, nasce l’idea di creare un’azienda omeopatica, nasce l’idea del Laboratorio Sodini. Ma qui comincia un’altra storia che dura tuttora.
Beatrice è stata la mia insegnante di Farmacoprassia alla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona, alla fine degli anni ’90, sotto la direzione di Hugo Carrara; conseguenza di ciò fu anche la mia assunzione nella nuova azienda qualche anno dopo. In quel frangente conobbi Marcel Lo Cicero che solo una volta, in precedenza, ebbi modo di incontrare a una sua lezione alla Scuola di Verona. Valutò lui stesso la mia preparazione in ambito omeopatico e mi gratificarono molto i suoi silenziosi cenni di assenso con la testa.
Stimava molto la sua Beatrice, cui era passato ormai il timone. In casa loro si parlava quasi esclusivamente in francese e un giorno, in chiacchiere amicali, mi disse: “Hai visto come parla in toscano Beatrice?… Pare quasi che sia fiorentina autentica…”.
La sua umanità, assieme alla sua conoscenza dell’Omeopatia, ne hanno fatto una persona unica dedita completamente alla sua missione. Tanti casi difficili risolse collaborando con vari medici e tante preparazioni galeniche furono risolutive per le persone che approdavano alla sua farmacia.
Lascia questo mondo la mattina del 20 febbraio 2025. Silenzioso, discreto, sempre un po’ nell’ombra, ci mancherà il solido pilastro che fu, di quella vecchia guardia di allievi diretti dei grandi Maestri, che a loro volta ci sono stati Maestri.
Nota: Il racconto biografico è tratto da una presentazione realizzata dal Laboratorio Sodini in occasione del Ventennale della fondazione aziendale (2021).
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