Enio Marelli
Medico Veterinario – Omeopata TORINO
Capo redattore veterinario de Il Medico Omeopata
Gruppo CA.RE.vet FIAMO
marellienio@gmail.com

Ipertiroidismo felino
trattato omeopaticamente
Case report
Questo lavoro è stato presentato al XXI Congresso FIAMO “La condivisione dei saperi” del 28-30 marzo 2025 in Orvieto.
Rivisto per la pubblicazione.
SUMMARY
There is a case of feline hyperthyroidism treated exclusively with homeopathic therapy. The importance of being able to use a homeopathic approach in the treatment of problems involving the cat’s thyroid, is part of the very purpose that supports this type of care: the ability to regulate thyroid function over time, not inhibiting its hormonal action. From this assumption it emerges clearly the importance of the homeopathic approach and the totally opposite aim of drug therapy, which instead performs an inhibitory and non-curative action. The case described has a follow-up of one and half years, the homeopathic remedy being studied is Silicea in dilution LM and conventional therapy has never been prescribed. The disadvantages associated with conventional therapy are not negligible, such as the need to administer the drug for life daily, the potential adverse effects of the drug and the high long-term costs. The clinical case is presented on the model of the Guidelines on “case reports” developed by the CA.RE.VET group of veterinarians FIAMO.
KEYWORD
Case-reports; Homeopathy; Feline hyperthyroidism; Silicea.
RIASSUNTO
Si presenta un caso di ipertiroidismo felino in cura esclusivamente con terapia omeopatica. L’importanza di potersi avvalere di un approccio omeopatico nella cura delle problematiche che coinvolgono la tiroide del gatto, si colloca nella finalità stessa che sostiene questo tipo di cura: la possibilità di regolare la funzionalità tiroidea nel tempo, non inibendo la sua azione ormonale. Da questo assunto emerge chiaramente l’importanza che riveste l’approccio omeopatico e la finalità totalmente opposta della terapia farmacologica, che invece svolge un’azione inibente e non curativa. Il caso descritto ha un follow up di un anno e mezzo, il rimedio omeopatico oggetto di studio è Silicea in diluizione LM e non è mai stata prescritta la terapia convenzionale. Gli svantaggi legati alla terapia convenzionale non sono trascurabili: la necessità di somministrare il farmaco a vita giornalmente, ad esempio, i potenziali effetti avversi da farmaco (1,2,3) e i costi elevati a lungo termine. Il caso clinico viene presentato sul modello delle Linee Guida sui “case report” elaborate dal gruppo CA.RE.VET dei veterinari FIAMO. (4)
PAROLE CHIAVE
Case-report; Omeopatia; Ipertiroidismo felino; Silicea.
INTRODUZIONE
Il caso oggetto di studio deve la sua importanza all’opportunità terapeutica svolta dal medicinale omeopatico, priva di effetti collaterali, finalizzata a svolgere un’efficace azione terapeutica e modulatrice degli ormoni tiroidei.
IL CASO CLINICO
PRESENTAZIONE DEL CASO
La paziente è una gatta europea di 7 anni circa, sterilizzata da cucciola senza mai aver avuto gravidanze, adottata dai referenti all’età di 4 anni. Pesa al momento della visita circa 4 kg. La visita è stata richiesta su consiglio di una collega ad aprile 2023, per una problematica di ipertiroidismo felino. È concomitante un leggero rialzo di creatinina urinaria, urea e degli enzimi epatici. Il follow up è di quasi due anni durante i quali a livello urinario il pH si è attestato più volte oltre l’intervallo di riferimento, causando la comparsa di cristalli di struvite e il peso specifico costantemente alto, a dimostrazione della sua scarsa propensione a bere. La gatta vive in un grande appartamento dove può muoversi liberamente in tutte le stanze, dispone di due terrazze e durante l’estate si trasferisce in Sardegna nella località dove è stata adottata e dove può uscire all’aperto, essendo presente uno spazio verde. Vive con i suoi referenti e non sono presenti altri animali conviventi. Segue una dieta quasi esclusivamente casalinga, ma non specifica per un paziente ipertiroideo.
ANAMNESI
Tigre è una gatta che ha vissuto per 4 anni nei pressi dell’abitazione dove i referenti si recano d’estate in Sardegna. A fine estate 2021 decidono di adottarla e di portarla con loro a Roma. Da allora la gatta trascorre i mesi invernali a Roma e durante l’estate ritorna in Sardegna dove può ritrovarsi libera di trascorrere le sue giornate all’aperto. Quando è stata adottata era evidente una problematica respiratoria curata con terapia convenzionale e al momento presenta un paio di episodi di tosse all’anno, che non richiedono alcun trattamento convenzionale. In seguito a un controllo ematico, è stato evidenziato un rialzo significativo del T4 e un perturbamento degli enzimi epatici. Alla visita clinica è emersa la presenza di un nodulo a livello tiroideo, motivo che ha indotto i referenti a rivolgersi al sottoscritto per un approccio alla cura di tipo omeopatico. Riferiscono a tal proposito che in seguito a un tentativo terapeutico con Tiamazolo durato 15 giorni, è comparsa una reazione avversa che ha cagionato una grave eruzione cutanea e un’intensificazione della tensione nervosa della gatta, motivo che ha favorito la scelta di un approccio terapeutico diverso. È una gatta tranquillissima, metodica e abitudinaria, poco intraprendente. Si accontenta delle cose base, non gradisce salire in alto e non utilizza le mensole con le quali i referenti hanno cercato di arricchire l’ambiente casalingo. Come tutti i gatti non gradisce le porte chiuse e può muoversi liberamente in tutta la casa. Ha un’indole mite e si è adattata rapidamente alla vita casalinga. Non mostra paure particolari, solo i rumori improvvisi la mettono in allerta; quando arrivano ospiti non si isola e rimane in loro compagnia. Utilizza la lettiera dal primo giorno in cui è arrivata. È una gatta super-famelica, tanto vorace, è sempre contenta di mangiare, dalla tavola e dalla ciotola. Nel gioco non si spende troppo, se le viene proposto di fare dei giochi interattivi o di problem solving è inizialmente curiosa, ma perde rapidamente interesse. Si fa manipolare senza avere reazioni aggressive da irritazione, ma i referenti devono essere oculati se le toccano la pancia perché può mordere e graffiare ferendoli. È una gatta che utilizza molto i vocalizzi per comunicare coi referenti e si fa trovare sempre in attesa dietro alla porta di casa quando rientrano. Marca con le graffiature divani, letti e tappeti e strofina il muso su tutto ciò che viene portato in casa dai referenti. Tutte le sere alle 18 circa, sale sul tavolo e comincia a rincorrersi e graffiarsi la coda, questo comportamento dura circa 15 minuti. Un altro comportamento particolare di Tigre è quello di leccare la coperta di pile della sua cuccia, lo fa solo con quella copertina. Dorme dove vuole con i referenti o loro figlia, non la vedi mai farlo a pancia all’aria e spesso si agita nel sonno.
Quando esce in terrazza, sebbene punti gli uccellini, non salta mai sul davanzale e se viene portata in braccio mostra molto disagio e si divincola per scendere come se l’altezza le creasse fastidio.
Non ci sono problemi con gli autocontrolli quando giocano, ad eccezione di quando la toccano sulla pancia, mostrando allora una netta incapacità di modulare l’intensità del morso e degli artigli. Se viene sgridata, soffia, può scappare ma non si nasconde, non ha timore quando viene ripresa. Quando la figlia dei referenti ha avuto un incidente che l’ha allettata a lungo, Tigre trascorreva molto tempo vicino a lei nel letto e accovacciata sulla gamba traumatizzata.
Non sopporta il trasportino e in macchina piagnucola, ma si rassegna velocemente. Si pulisce regolarmente il mantello che prima della comparsa dell’ipertiroidismo era folto e morbido.
Si agita parecchio la notte e gira per la casa miagolando e cercando cibo. A lei piace fare unicamente i giochi di agguato, dietro alle porte, oppure giocare a nascondino. Da sempre è una gatta particolarmente calma e tranquilla. Non sembra molto preoccupata se il marito della referente le urla quando si fa le unghie sui divani, comportamento tipicamente felino di marcatura visiva e chimico olfattiva.
SEGNI E SINTOMI CLINICI ALLA PRIMA VISITA
La prima visita in data 17 aprile 2023 è stata effettuata on line e, come da mia abitudine, preceduta dalla visualizzazione di filmati e foto. Al momento della visita mostrava una scarsa qualità del mantello che si presentava ispido e trasandato. In un’occasione sono state evidenziate delle piccole aree alopeciche sulla testa. Si rilevava un certo dimagrimento e la gatta mostrava polifagia, ma non polidipsia e poliuria. La collega che mi ha inviato il caso clinico, mi ha riportato la presenza di un nodulo valutabile alla palpazione a livello dei primi anelli tracheali e che è rimasto al momento invariato. Sebbene in un’alta percentuale i soggetti ipertiroidei mostrano atteggiamenti di iperattività, Tigre non ha messo in risalto questo comportamento in modo particolarmente eccessivo, probabilmente anche perché i referenti la seguono molto attentamente e la sottopongono due volte all’anno agli esami diagnostici di routine e pertanto la patologia è stata rilevata precocemente. Ci sono stati raramente degli episodi di vomito. L’atteggiamento compulsivo di rincorrersi la coda (tail chasing) è manifestato sia in appartamento che in libertà all’aperto durante l’estate, non è da escludere che sia sostenuto da una problematica algica, che potrebbe altresì spiegare la scarsa propensione a compiere movimenti che le permet
tano di salire nei luoghi alti della casa come generalmente gradiscono fare i gatti. Non sono state effettuate indagini diagnostiche in tal senso. Oppure potrebbe essere messo in relazione al problema tiroideo: non è da escludere che il turbamento comportamentale che deriva dall’aumento degli ormoni tiroidei non si rifletta o peggiori questo atteggiamento.
EVIDENZE DIAGNOSTICHE
In data 15 marzo 2023 i referti conseguenti all’indagine ematologica hanno dato come esito la TIROXINA (T4) a 3.02 mcg/dl, ALT 53 IU/L, ALP 118 IU/L, GGT 3 IU/L, UREA 59 mg/dl, CREA 1.97 mg/dl. A giugno 2023 l’esame urine evidenziava aumento del peso specifico oltre 1060 e la proteinuria a 70.7, si attestava in un range compreso tra neg – 50 mg/dl.
Gli esiti degli esami di laboratorio sono consultabili su richiesta.

REPERTORIZZAZIONE
Per lo studio dei casi clinici si è utilizzato il programma informatico MacRepertory. (5,6)
Utilizzo il Repertorio finalizzando l’analisi repertoriale alla messa in evidenza di quelle che possono essere le famiglie di rimedi omeopatici interessanti per il caso clinico in questione. Col Repertorio informatico in mio possesso (MacRepertory) posso organizzare per temi la raccolta dei sintomi, in questo modo mi sento facilitato nel mettere in risalto quei rimedi omeopatici affini per significato, appartenenti a famiglie omeopatiche che hanno tratti in comune e su cui si orienterà la mia diagnosi differenziale. Il Repertorio informatico pertanto è uno strumento che utilizzo in modo completamente diverso da come facevo con quello cartaceo, mi permette di effettuare più ipotesi di repertorizzazione e orientare la ricerca per gruppi coerenti di sintomi.
SCELTA DEI SINTOMI
mind; QUIET; disposition (139)
mind; EAT, eating; amel. (50)
mind, EXPRESS, oneself; difficult (66)
mind, GESTURES, makes (180)
mind, OBSTINATE, headstrong (197)
mind, CAREFULNESS (47)
mind, FEAR; high place (44)
neck; SWELLING; thyroid gland (51)

PRIMA PRESCRIZIONE (17/04/2023)
Prescrivo SILICEA 1 LM.
FOLLOW UP
Controllo 06/07/2023
Scrive la collega: “Tigre ha avuto un’importante risposta alla cura omeopatica e il valore di TIROXINA (T4) è sceso parecchio attestandosi a 2,14 mcg/dl, CREATININA sempre border line a 197 mg/dl, PROTEINURIA, enzimi epatici tutti nella norma. Mangia sempre 6 volte al giorno e rifiuta la verdura che prima i referenti riuscivano a farle mangiare.
Pesa circa 5 kg e sta recuperando gradualmente il suo peso”.
Prosegue con SILICEA 2LM.
Dal controllo del 06/07/2023 all’ultimo effettuato il 31/01/2025 i valori di Tiroxina sono sempre rimasti nei parametri di riferimento. La terapia omeopatica non è mai stata interrotta e non è mai cambiata: attualmente Tigre sta assumendo Silicea 8 LM.

ULTIMO FOLLOW UP NOTO
31/01/2025
TIROXINA (T4) 2,09 mcg/dl.
Dal punto di vista caratteriale e generale la gatta sembra godere di ottima salute: pelo lucido e folto, appetito e funzioni digestive corrette. Sporca regolarmente nella lettiera, urina un paio di volte al giorno e defeca sui bordi della cassetta. È più tranquilla sebbene non si sia mai osservato uno stato di agitazione come spesso si osserva nei casi di ipertiroidismo felino. Il peso si è attestato intorno ai 5 kg. I referenti riferiscono che solo raramente osservano il comportamento di rincorrersi la coda, che fino a circa sei mesi fa era quotidiano. Dà loro l’impressione di essere più tollerante al contatto fisico, possono prenderla in braccio senza che Tigre si irrigidisca e possono accarezzarle la pancia senza essere morsi e graffiati. Ha imparato a modulare meglio il miagolio che rappresenta per Tigre un mezzo importantissimo di comunicazione. I referenti affermano che esiste una tonalità per ogni richiesta che viene loro rivolta. Per quello che riguarda il gioco, si limita a ingaggiare i referenti a intraprendere qualche inseguimento e a giocare a nascondino. Svolge attività di tipo cognitivo ma per pochi minuti, dopo di che se ne va soddisfatta a riposare. La tosse si osserva raramente e gli accessi durano pochi minuti.
RISULTATI
Nel corso di due anni di cura la gatta ha mostrato un riscontro alla cura omeopatica molto interessante dal punto di vista clinico e diagnostico. Ha recuperato circa 1 kg di peso (20%), il pelo è ritornato folto e lucido, vocalizzi notturni e agitazione diurna sono rientrati nella normalità. Il leccamento della copertina di pile della sua cuccia non è diminuito, ma non si protrae per più di 3-4 minuti, la sera quando va a dormire coi referenti: ha una valenza auto-rassicurante e non è da considerare un comportamento anomalo. Il rincorrersi la coda, atteggiamento che potrebbe anche rivelare una problematica comportamentale definita iperestesia felina, si osserva raramente e solo se, per qualche ragione, Tigre viene contrariata o non assecondata nelle sue richieste. L’appetito è rientrato nella normalità, è più selettiva quando le offrono un alimento in accordo all’etogramma felino a cui appartiene, sebbene rimanga una gatta che mangia sempre molto volentieri e in abbondanza.
La scelta di utilizzare le diluizioni cinquantamillesimali è stata ponderata al fine di ridurre al minimo la possibilità che si osservassero aggravamenti omeopatici di rilievo. Tigre ha risposto positivamente alla cura omeopatica immediatamente.
DISCUSSIONE
Il caso clinico preso in esame per una valutazione delle potenzialità terapeutiche omeopatiche nei confronti di patologie come l’ipertiroidismo felino mostra come sia plausibile e consigliabile in prima istanza al cliente, un approccio terapeutico non convenzionale efficace come quello rappresentato dall’Omeopatia unicista.
La prima impressione che ho avuto quando ho visitato questa gatta è la sua semplicità e la poca intraprendenza. Una micetta che si accontenta delle cose basilari, attaccata ai suoi schemi e abitudini. A differenza della maggior parte dei gatti che visito, dove osservo nella stragrande maggioranza dei casi dei tratti caratteriali netti e ben marcati, Tigre non esprime di sé quasi nulla dal punto di vista emozionale, se non una certa timidezza e riservatezza. Utilizzo il materiale sintomatologico di cui dispongo nella speranza che dalla repertorizzazione possa emergere un pool di rimedi su cui imbastire una diagnosi differenziale, analogamente uso il Repertorio per capire quali rimedi ricorrono e sono attinenti al caso clinico in esame e a quale famiglia appartengono. Sulla base della famiglia che predomina, faccio poi la diagnosi differenziale e a quel punto prendo in considerazione anche dei rimedi che non sono rappresentati nella repertorizzazione. La terapia in atto ha da subito confermato un esito positivo in riferimento ad eventuali problematiche future legate alla possibilità che la gatta in questione non risponda più alla terapia omeopatica.
CONCLUSIONI
Nella pratica clinica può capitare di non avere successo e in tal caso è deontologicamente corretto procedere col farmaco ed eventualmente continuare ad approfondire le ragioni per le quali con il rimedio omeopatico non si è riusciti a realizzare il successo sperato. È altresì corretto procedere nello svezzamento farmacologico qualora la cura omeopatica sia inserita parallelamente a quella farmacologica e cominci a dare conferma della sua azione. Questo a maggior ragione se pensiamo che i farmaci che sono utilizzati per la cura dell’ipertiroidismo inibiscono l’attività degli enzimi che sono coinvolti nella sintesi degli ormoni tiroidei, riducendone quindi la produzione (7): di fatto la funzione della tiroide viene quindi inibita e non curata. Se si sospende il trattamento farmacologico, i valori degli ormoni tiroidei ricominciano ad aumentare. Il valore aggiunto di una cura omeopatica si evince altresì se pensiamo che l’azione di un rimedio omeopatico si rivolge a tutto l’individuo apportando dei cambiamenti che coinvolgono la sua psiche, i suoi sentimenti e come quell’individuo esprime la sofferenza sul soma. Come sempre l’Omeopatia si pone come il fiore all’occhiello tra le discipline olistiche che si occupano di curare un sistema biologico nel rispetto totale della sua essenza e individualità. Questo risultato, analogamente ad altri casi che ho incrociato nella mia pratica quotidiana, impone alcune considerazioni. L’Omeopatia unicista prende in considerazione tutto l’organismo svolgendo uno studio dell’individuo che coinvolge gli aspetti fisici e comportamentali, esclude la parcellizzazione anatomica, funzionale e metabolica e in ultima analisi, ma non per importanza, rivolge una attenta analisi ai dati strumentali di supporto alla diagnosi. La metodologia di osservare la totalità clinica dei pazienti è pertanto l’arma vincente nei confronti di qualunque patologia e l’unica via per assolvere al compito che ci è stato trasmesso dal Maestro nel primo § dell’Organon dell’arte del Guarire: “Scopo principale ed unico del medico è di rendere sani i malati ossia, come si dice, di guarirli.” (8)
BIBLIOGRAFIA
1. Pharmacologic management of feline hyperthyroidism. Trepanier LA. Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2007 Jul;37(4):775-88, vii. doi: 10.1016/j.cvsm.2007.03.004
2. Best practice for the pharmacological management of hyperthyroid cats with antithyroid drugs. Daminet S, Kooistra HS, Fracassi F, Graham PA, Hibbert A, Lloret A, Mooney CT, Neiger R, Rosenberg D, Syme HM, Villard I, Williams G. J Small Anim Pract. 2014 Jan;55(1):4-13. doi: 10.1111/jsap.12157. Epub 2013 Dec 27
3. Adverse side effects, including agranulocytosis and anemia, from methimazole treatment of a hyperthyroid cat.
Mastrangelo C. Source: The Canadian Veterinary Journal, Volume 66, Number 2, February 2025, pp. 226-209 (4)
4. Sguerrini R., Il case report in medicina veterinaria omeopatica, una proposta di linee guida.
2023; Il Medico Omeopata; 83: 48-53
5. Repertorio informatico MacRepertory 8.5.2.11 Professional
6. Repertorio informatico ReferenceWorks 4.5.4.0 Professional
7. Feldman, Fracassi, Peterson, ENDOCRINOLOGIA DEL GATTO. 1° ed., 704 pagg., 1000 ill., Edra-EV, ottobre 2019
8. S. Hahnemann, “ORGANON dell’Arte di Guarire”.
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