Pemfigo foliaceo in una gatta trattato con omeopatia

Marta Rota
Medico Veterinario – Omeopata  MILANO/LODI

info@omeoveterinaria.it

 

Pemfigo foliaceo in una gatta trattato con omeopatia

Case report

Risplendo quindi sono vivo

Questo lavoro è stato presentato al XXI Congresso FIAMO “La condivisione dei saperi” del 28-30 marzo 2025 in Orvieto.
Rivisto per la pubblicazione.

SUMMARY

A Case Report of pemphigus foliaceus is presented. It is a chronic, autoimmune disease, rare in cats, whose allopathic therapy involves the use of corticosteroids at immunosuppressive doses, lifelong. After the failure of classical treatments, then interrupted, durable remission was obtained with homeopathic therapy alone.

KEYWORDS

Pemphigus Foliaceus, Palladium, Case Report, Cat, Veterinary Medicine, Homeopathy.

RIASSUNTO

Si presenta un caso clinico di pemfigo foliaceo, malattia cronica, autoimmune, rara nel gatto, la cui terapia allopatica prevede l’utilizzo di corticosteroidi a dosi immunosoppressive, per tutta la vita. Dopo il fallimento delle cure classiche, poi sospese, si è ottenuta remissione duratura con la sola terapia omeopatica.

PAROLE CHIAVE

Pemfigo Foliaceo, Palladium, Case Report, Gatto, Medicina veterinaria, Omeopatia.

INTRODUZIONE

Si presenta un caso clinico di pemfigo foliaceo, malattia cronica, autoimmune, rara nel gatto.

Eziologia: è una malattia vescico bollosa della cute, caratterizzata istologicamente da acantolisi intraepidermica (separazione tra cheratinociti). Immunologicamente è dovuta al deposito di autoanticorpi diretti verso i desmosomi, a livello degli spazi intercellulari dell’epidermide, provocando il distacco delle cellule epiteliali e la formazione di vescicole.

Le lesioni sono costituite tipicamente da vescicole bollose e pustole, che evolvono in lesioni crostose erosive.

La localizzazione generalmente è contemporanea in diverse aree del corpo. Le più tipiche si presentano su muso, testa, padiglioni auricolari, zampe e cuscinetti plantari. Le lesioni tendono ad essere bilaterali e simmetriche.

L’età media di insorgenza è 7 anni. C’è una lieve prevalenza nelle gatte femmine.

Le cause scatenanti riscontrate in letteratura includono reazioni a farmaci, vaccinazioni, malattie concomitanti, e lo stress. La diagnosi è clinica (aspetto delle lesioni), citologica e istologica con presenza di cellule acantolitiche.

La terapia allopatica consiste unicamente nell’immunosoppressione. Prevede l’utilizzo di corticosteroidi e farmaci immunosoppressori non steroidei (ciclosporina, clorambucile), in terapia singola o associata, protratta generalmente per tutta la vita. È menzionata anche la Crisoterapia, tramite somministrazione di aurotioglucosio.

La prognosi riportata in letteratura dà, nel cane, un tasso di sopravvivenza dal 40% al 71% dopo 5-6 anni di follow-up.

La difficoltà relativa a questa patologia autoimmune è legata prevalentemente alla sensibilità del singolo animale agli effetti collaterali della terapia farmacologica (diabete mellito, infezioni e infiammazioni del tratto urinario, epatopatia, soppressione del midollo osseo). Sono comunque segnalate frequenti riacutizzazioni, soprattutto legate a tentativi di diminuire il dosaggio dei farmaci. È riportata eutanasia nel 10% dei casi, per fallimento terapeutico, infezioni o patologie secondarie. (1, 2, 3)

Nel nostro caso clinico, dopo il fallimento delle cure classiche, poi sospese, si è ottenuta remissione duratura con l’impiego della sola terapia omeopatica.

Il caso clinico viene esposto secondo le linee guida al Case Report proposte da Ca.Re.Vet. (4)

IL CASO CLINICO

MATERIALI E METODI

Nel luglio 2017 viene portata a visita una gatta femmina di nome Ursula, Sacro di Birmania, di 9 anni. Alla visita presentava evidenti lesioni cutanee crostose multifocali, a livello di padiglione auricolare e dorso del naso, paronichia con tumefazione delle terze falangi di arti anteriori e posteriori e pustole sparse a carico del tronco.

VISITA DERMATOLOGICA effettuata due mesi prima il 25-5-2017:

“Motivo della visita: dermatosi.

Anamnesi: prurito auricolare e cervico-facciale, ad andamento cronico, presente da oltre 1 mese, che non risponde alla dieta ipoallergenica e ai trattamenti antiparassitari.

EOP: Lesioni crostose multifocali, presenti soprattutto a livello di padiglioni auricolari e dorso del naso. Paronichia con grave tumefazione delle terze falangi di mani e piedi in diverse sedi.

Si rinvengono poche e piccolissime pustole intatte a carico del tronco.

Esame citologico:

Sede: letto ungueale. Aspetto: essudato caseoso. Tipo di prelievo: raschiato da tutte le sedi colpite da paronichia (8 prelievi).

Descrizione dei campioni: tutti i campioni esaminati presentano ottima cellularità. Si rinvengono numerose cellule di forma rotondeggiante, occasionalmente con profilo angolato, nucleo centrale, citoplasma intensamente basofilo con disposizione ad ammassi o sparsa, accanto a numerosi neutrofili non degenerati.

Diagnosi citopatologica: quadro suggestivo di pemfigo foliaceo”.

Le terapie allopatiche precedentemente impostate e ancora in corso al momento della visita, pomata a base di gentamicina solfato e betametasone valerato per uso topico, con cortisone per via orale, non hanno avuto esito positivo, se non a volte addirittura hanno peggiorato il quadro.

Si decide di sospendere la terapia in corso e di procedere con visita e terapia omeopatica.

Si prendono quindi in considerazione non solo la sintomatologia fisica, ma anche il contesto di vita dell’animale, l’anamnesi remota e familiare, e soprattutto le caratteristiche mentali ed espressive del soggetto.

ANAMNESI REMOTA

Proviene inizialmente da una famiglia di 3 persone che hanno avuto vari lutti, e in conseguenza hanno chiuso le gatte (era una gatta fattrice, ha sostenuto diverse gravidanze) in cucina e balcone, abbandonate. Da regina di casa, è stata improvvisamente abbandonata e non più toccata da nessuno, poi infatti, non era più abituata al contatto fisico. Ursula con una delle figlie, vengono quindi adottate da una persona che le ha trattate bene, per circa un anno. Successivamente vengono adottate entrambe dalla attuale proprietaria. Al momento della visita vivono nello studio professionale della proprietaria, dove stanno in sua compagnia tutto il giorno e vengono lasciate da sole di notte.

Appena arrivata, Ursula inizialmente si grattava molto, aveva crosticine su tartufo e orecchie.

Pian piano è peggiorata. Dieta a base di anatra e piselli. Con la dieta è migliorato molto il corpo, ma MAI le dita. Con applicazioni di gentamicina e somministrazioni orali di cortisone si è riempita di croste e da quel momento è peggiorata.

ALTRA SINTOMATOLOGIA: Episodi saltuari di vomito o di diarrea.

MIND

Probabilmente era molto legata al primo proprietario.

Appena arrivata, stando male, ha interferito nel rapporto con la figlia, le ringhiava.

Prima era molto vivace, allegra, non particolarmente affettuosa, ribelle, molto birbante.

Ora non gioca, ha paura dei giochi.

Depressa col collare. Una volta è venuta a farsi abbracciare.

Non si ribella, si fa dare pillole, mettere collare, ecc…

Protesta ma non morde.

Mangia di gusto.

Curiosissima, va dai pazienti della proprietaria, se c’è una cosa nuova va subito a vedere.

Molto vanitosa, le piace farsi guardare.

Se la lascia a sé stessa la trova in un angolo, si intristisce.

(Nota: la figlia ha una malformazione congenita del muso).

Si esegue repertorizzazione informatica con programma Radar, prendendo in considerazione la totalità dei sintomi fisici e mentali:

MENTE – ILLUSIONI – trascurato

MENTE – ILLUSIONI – apprezzata; non è

MENTE – DISTURBI DA – Trascurato; per essere stato

MENTE – DISTURBI DA – rifiutato; perché viene

MENTE – TRISTEZZA

MENTE – LASCIATO, ABBANDONATO; SI SENTE

MENTE – ADULATO – desiderio di essere

PELLE – ERUZIONI – pemfigo

ESTREMITA’ – ERUZIONI – Dita delle mani – Unghie; intorno alle

ESTREMITA’ – ERUZIONI – Dita delle mani – Unghie; intorno alle – desquamazione

TERAPIA

Si prescrive PALLADIUM (30 K, seguito da 200 K e da 1 MK) somministrato in plus.

FOLLOW-UP (Figg. 9-16)

28-07-2017 controllo dopo 10 giorni.

La gatta ha iniziato a migliorare da subito, ha qualche crosta in meno.

Sembra più serena, più allegra, lo dicono anche i clienti della proprietaria.

È più coccolona con la figlia.

6-09-2017 controllo – due mesi dopo la prima visita.

Molto migliorata la pelle, e anche di carattere, “sembra tornata quella di prima”, ha ricominciato a leccare la figlia.

Persistono un po’ di crosticine sulle zampe.

Mangia anatra e patate, commerciale.

Controllo 28-4-2018

Ha vomitato una volta, probabilmente per olii essenziali in ambiente.

Un secondo episodio in cui ha tirato una zampa posteriore dritta, poi è passato.

È guarita bene, anche le zampe.

Sembra ringiovanita, salta, gioca, corre, è vivace.

Controllo 8-3-2019

Sta prendendo Palladium MK due volte al giorno, per una ricaduta: croste sulle tempie e “pelo schifoso”, aveva precedentemente interrotto il rimedio per un po’.

Ha da poco passato “una brutta influenza”.

Con la ripresa del trattamento, sta subito meglio.

Controllo 27-05-2020

Sta benissimo!

6-11-2024 controllo telefonico

Sta benissimo, un po’ anziana. Ogni tanto, raramente, fa qualche pustolina sulle tempie, ma roba da poco. Quando capita, la proprietaria le dà un po’ di rimedio e passano subito.

Ha 17 anni, non ha mai più avuto ricadute clinicamente rilevanti.

RISULTATI

La paziente presenta fin da subito un netto miglioramento della sintomatologia fisica, con brevi e passeggere riacutizzazioni iniziali. Parallelamente si assiste a un netto miglioramento dello stato mentale: “sembra ringiovanita”, ha ripreso a giocare, ha ripreso ad accudire la figlia, non appare più triste. Si giunge fino a remissione completa dei sintomi (pari al 100%), con rare e lievissime ricadute negli anni, sempre superate rapidamente con sola riassunzione del rimedio Palladium, in plus, per brevi periodi. La gatta a tutt’oggi, a distanza di 8 anni dalla prima visita omeopatica, si presenta in salute e priva di sintomatologia cutanea di sorta. Non ha più necessitato di cure immunosoppressive.

DISCUSSIONE e CONCLUSIONI

Da un punto di vista omeopatico, in questo specifico caso clinico non si sarebbe potuto arrivare alla corretta prescrizione omeopatica senza considerare il contesto ambientale del paziente, la sua storia personale, i suoi legami familiari, e le sue reazioni mentali al contesto, che hanno guidato alla scelta del rimedio, probabilmente costituzionale, più adatto.

Infatti il rimedio è presente nei soli sintomi mentali, dove appariva molto evidente lo stato scompensato di Palladium, la sensazione di essere trascurata e i disturbi derivati da questa sensazione; il bisogno viscerale di essere apprezzata e adulata, e il profondo turbamento derivante dalla negazione di ciò.

Come sintomatologia fisica, il rimedio Palladium non è molto rappresentato nei capitoli Skin, o Extremities del Synthesys, infatti, facendo una estrazione repertoriale a posteriori, le uniche rubriche attinenti in cui lo troviamo sono:

SKIN – COMPLAITS OF SKIN (95) 

SKIN ERUPTIONS (702) 

In entrambe al 1° grado.

Sempre ragionando col senno di poi, si potrebbe aggiungere anche la seguente rubrica, ma rimane una rubrica molto generica:

EAR – ERUPTIONS – Behind the ears: (104) Palladium è presente al 2° grado.

Una eventuale repertorizzazione con aggiunta dei sintomi fisici estratti non avrebbe, in questo caso, aiutato maggiormente nell’individuazione del rimedio corretto.

Il rimedio Palladium metallicum fa parte della Serie dell’Argento, stadio 10 della tavola periodica. Viene utilizzato nelle componenti elettriche e negli strumenti chirurgici perché

non arrugginisce. Secondo Scholten, il motto di Palladium è “Risplendo, quindi sono vivo”, è presente un estremo bisogno di complimenti, amano catturare attenzione, lodi e apprezzamenti, vogliono essere adulati. Amano apparire in pubblico, brillano e scintillano alle feste, ma poi tornano a casa esausti e soli. Si sentono profondamente feriti e umiliati quando non possono risplendere. Per loro è difficile sopportare questo stato e si arrabbiano.

Hanno la tendenza a starsene soli. Aggravato dal freddo. (5, 6)

Viene classicamente considerato facente parte del miasma sicotico.

Si pone il dubbio se nella seconda fase, in cui si ritira umiliato, esaurito e rinuncia al contatto con gli altri, forse si possa considerare in una fase corrispondente al miasma lebbroso.

Ovviamente è stata presa in considerazione anche la diagnosi differenziale con Sulphur, ma mancavano completamente alcune indicazioni come una marcata autonomia, l’aggravamento dal caldo o anche solo l’odore delle lesioni cutanee. Oltretutto non è comune che Palladium esca nei primissimi rimedi di una repertorizzazione, e ciò è stato tenuto in massima considerazione.

Da un punto di vista farmacologico, la possibilità di intervenire su una malattia autoimmune senza dover ricorrere a corticosteroidi e farmaci ad azione immunosoppressiva a vita, con il loro bagaglio di effetti collaterali, è da attenzionare.

Vale la pena soffermarsi a considerare il sostanziale miglioramento, oltre che della sintomatologia clinica, anche della qualità di vita della paziente, degli animali conviventi (la figlia), e del care-giver umano che ha, in seguito, portato a vivere le due gatte nella propria abitazione e non più solo nello studio lavorativo.

BIBLIOGRAFIA

Noli C., Il pemfigo foliaceo nel cane e nel gatto. 2013, giugno; Veterinaria, Anno 27, n.3

Bizikova P., Burrows A. Feline pemphigus foliaceus – original case series and a comprehensive review. 2019; BMC Veterinary Research; 15:22

Izydorczyk V., Pye C., Pemphigus foliaceos in cats. 2024, March; CVJ; vol 65

Sguerrini R. Il case report in medicina veterinaria omeopatica, Una proposta di linee guida. 2023; Il Medico Omeopata; 83: 48-53

Scholten J., Omeopatia e gli elementi della tavola periodica, vol 2°, 2007, Salus Infirmorum ed.

Morrison R. Manuale Guida ai Sintomi Chiave e di Conferma. 1998, Bruno Galeazzi Editore

Hahnemann SF. Organon dell’Arte del Guarire – Traduzione Italiana della 6° Edizione Tedesca. Napoli: Cemon Editore 2003, 4° Edizione

Kent JT. Lezioni di Filosofia Omeopatica. Red Edizioni; 1991

Schroyens F. Synthesis; versione informatica Radar 9, e RadarOpus; H.M.S.

Boerike W. Materia medica omeopatica. 1998, Homeopahtic Book Publishers

Lamba CD, Gupta VK, van Haselen R, Rutten L, Mahajan N, Molla AM, Singhal R. Evaluation of the Modified Naranjo Criteria for Assessing Causal Attribution of Clinical Outcome to Homeopathic Intervention as Presented in Case Reports. Homeopathy. 2020 Nov;109(4):191-197

Sistema informatico: Radar 9, oggi aggiornato a RadarOpus; Copyright ZeusWinCHIP; H.M.S.

CONSENSO
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